giovedì 16 agosto 2007

Scrivi, affinchè non lo cancelli il vento.

Qualche giorno fa ho incontrato un mio amico che mi ha affidato un compito piuttosto difficile. Mi ha infatti detto questo: "Ti prego, prendi carta e penna e scrivi di questo mio sentimento, appena torni a casa". In quel momento ho subito pensato a ciò che Isabelle Allende aveva scritto sul libro intitolato D'amore e ombra:
"Questa è la storia di una donna e di un uomo che si amarono in pienezza, evitando così un'esistenza banale. L'ho serbata nella memoria affinchè il tempo non la sciupasse ed è solo ora, nelle notti silenziose di questo luogo, che posso infine raccontarla. Lo farò per quell'uomo e quella donna che mi confidarono le loro vite dicendo: prendi, scrivi, affinchè non lo cancelli il vento".
(Isabelle Allende, D'amore e ombra)


... Si divincola, schiocca le dita e spesso mi dice: "Scendi dal mondo fatato, fallo!". Ma mi abbraccia e lo fa con una preziosissima intensità. Sento che mi vuole veramente bene, lo sento da come mi stringe, lo vedo da come a volte mi guarda. Di sera mi addormento accarezzandola, mentre lei tiene le mani sotto il suo viso e si stende lungo il mio fianco destro. E di mattina la sveglio con un bacio e le do il buongiorno, appoggiando appena le mie labbra sulle sue labbra. Lei mi fissa e non parla, parla solo il suo sguardo. O parlano i suoi movimenti. Si rannicchia verso la parete per evitare la luce del mattino e sfrutta gli ultimi minuti di sonno. Lei sente il calore delle mie mani, lo può sentire anche di notte, e potrei svegliarla per pochi minuti, quelli magici, quelli fugaci. Quelli più belli, quelli in cui non servono parole. I corpi hanno un loro linguaggio e il vocabolario di quella lingua viene creato dalle emozioni di quegli istanti.
Ho paura di perderla però.
In davvero poco tempo è riuscita a marcare il territorio con mille messaggi disseminati per tutta la mia stanza. Ha sconvolto il mio ordine. Ha incollato una perla alla porta, ha reso il mio orario una lavagna da scarabocchiare. Ha riempito la mia casa di canti e di frasi dette a voce altissima. Risate sotto e sopra le lenzuola.
Pianti sopra e sotto il cuscino. Uno da tenere tra le braccia e uno da mettere sopra la testa.
Un'ultimissima sera si è pure addormentata su quel mio braccio che reggeva un libro. E l'ho lasciata dormire perchè di notte è quell'angelo che di giorno non è...

Questo è ciò che il mio amico mi ha raccontato. Spero di aver ricordato tutto nei minimi dettagli. E chiedo scusa se ho sbagliato in qualche particolare.
Purtroppo a volte non è molto facile scrivere di un sentimento.
Io c'ho comunque messo tutta la mia passione.

Martedì mattina ho fatto l'esame e ho rifiutato un voto più che discreto, un po' per orgoglio, un po' per..., non so. So che sono contenta così.
Settimana di fuoco quella appena trascorsa. Complimenti, davvero complimenti, a chi è riuscito a sostenere una situazione piuttosto tempestosa a testa alta fino alla fine portando a casa un meritatissimo 30 e lode, già degnamente festeggiato con una cena da signori!!!
Lotta biologica (...) in 6 giorni! Siamo stati più che bravi!

Le indimenticabili (3): "Partiamo dalla biotopa!" Autore: Antonio (anzichè biotopo...)