venerdì 13 aprile 2007

E basti tu...

Sono appena tornata a casa dopo due giorni di permanenza a Legnaro. L’università era praticamente spopolata e ciò non mi è dispiaciuto, ad essere sincera.
Oggi sono andata a scattare delle foto ai campi di colza dell’azienda insieme a Carlo; ho scoperto che il colore giallo di quella coltura mi dona un’energia davvero rivitalizzante incarnando in sé la forza del sole e della luce.
Ricordo ancora quando per un paio di mesi, in seconda media, decisi di sottolineare tutti i libri solo con il pennarello giallo…evidentemente ne traevo beneficio!
In un momento di pazzia mi sono persino immersa tra i fiori, e quindi tra le api e le farfalle, assaporando così l’intenso profumo degli stami…

Ma c’è un altro dono che la natura non ci ha fortunatamente nascosto in questo periodo: la fioritura del Wisteria sinensis, ovvero del glicine. C’è un esemplare incantevole di fronte al mio condominio e quando ritorno a casa da lezione - non di certo di mattina quando esco, essendo una perenne ritardataria - non riesco a non fermarmi per osservarlo!
Deve avere parecchi anni come pianta perché ha dei rami nodosi che hanno un diametro di un paio di centimetri e anche più. L’effetto della pianta in fioritura è duplice: da un lato, e non chiedetemi il perché, mi fa venire in mente la magia dell’oriente a prescindere dall’origine giapponese del vegetale (nel senso che lo assocerei comunque a quei paesi senza sapere che è originario di quelle zone), dall’altro mi ricorda i cortili di campagna, quelli assolati e vissuti, quelli che profumano di ricordi e tradizione.
Saranno forse quei grappoli viola che emanano nell’aria un profumo delizioso e inebriante, grazie anche alla fioritura davvero generosa.
Sarà forse l’ondeggiare dei fiori al fresco venticello primaverile.
Sarà il loro colore piuttosto insolito in natura, delicato e appariscente allo stesso tempo.
O sarà il ricordo di una foto scattata in visita ai giardini di Trauttmansdorf a Merano, in un periodo meraviglioso della mia vita.
Per tutti questi motivi, credo, il glicine non può che attrarre la mia attenzione.
E come dice Pasolini parlando di questa pianta, “prepotente rinasci” senza neanche aspettare la comparsa delle foglie. Beh, non gli do tutti i torti. Il suo pezzo forte lo mostra subito! E perché dovrebbe aspettare? Carpe diem… o investimento precipitoso, senza ponderazione? Dipende dai punti di vista. Forse è il primo caso.

...col tuo profumo (Pasolini)